MFW 2022: and just like that… è guerra!

Mentre alla MFW 2022 si stava ancora celebrando con cauto ottimismo l'uscita dell'Italian Fashion System dalla pandemia con sfilate e side-events finalmente dal vivo, con grande afflusso di buyers, giornalisti e VIP internazionali, una guerra nel cuore dell'Europa ha fatto irruzione sulla scena!

Tutto stava andando per il meglio alla MFW 2022:

un calendario denso di sfilate ed eventi collaterali finalmente in presenza, dal come-back ufficiale sulla scena milanese di grandi brand come Gucci con la sua “Exquisite Gucci” collection, all’esordio di brand emergenti come Marco Rambaldi, AndreaAdamo, AC9…, a promettenti debutti, come quello di Matthieu Blazy da Bottega Veneta. Un ventaglio di proposte e trend vario e ricco di creatività, sia per i grandi brand che detteranno la moda per il 2023 sulle riviste internazionali che per i piccoli marchi emergenti, più identificati con tendenze innovative e interpreti di messaggi sociali. Insomma, tutto in linea con le aspettative del mercato globale che ama il Made in Italy. 

Le strade, gli hotel, i ristoranti milanesi di nuovo affollati da buyer internazionali, frotte di influencer, VIP che fanno tendenza come Kim Kardashian, Rihanna, Rita Ora, Asap Rocky, giornalisti di peso e icone del Fashion System, da Anna Wintour di Vogue e  Vanessa Friedman del NY Times a Suzy Menkes dell’Herald Tribune. A Milano finalmente si tornava a sentire quell’atmosfera carica di energia e vitalità che il Covid sembrava aver spazzato via. 

MFW 2022

Tutto sembrava confermare l’attesa rinascita della Moda italiana post-pandemia, anche i numeri diffusi da Confindustria Moda erano ottimistici, sebbene ancora non del tutto allineati a quelli del 2019/2020. È vero, persiste ancora nel comparto Moda italiano un gap di circa il 6%, il che significa che mancano circa 5 miliardi per tornare ai fatturati pre-pandemia, ma le previsioni fino a qualche settimana fa erano ottimistiche per 2023, almeno per quanto riguarda i grandi gruppi. 

E poi, quando i catwalks del MFW 2022 erano ancora sotto le luci dei riflettori di tutto il mondo, JUST LIKE THAT…la guerra! 

Una parola che in Europa abbiamo praticamente rimossa dal vocabolario, cullandoci nell’illusione che ormai non ci avrebbe mai più riguardato. 

A Milano si è improvvisamente percepita una tragica contrapposizione: da un lato il mondo scintillante della moda con le sue paillettes, il glamour degli esclusivi party milanesi, e le immagini sui Media dei carri armati che avanzano implacabili nelle vaste pianure dell’Ucraina. Una polarizzazione assurda, soprattutto se pensiamo che la Moda in Italia da’ lavoro a più di un milione di persone e ha generato solo nel 2021 un giro d’affari di circa 80 miliardi di euro. 

E quindi, “the show must go on”, come è giusto che sia: re Giorgio (Armani, of course), commosso ed emozionato, ha chiuso la Fashion Week milanese facendo calare il silenzio sulla sua sfilata. Niente musica, solo il fruscio delle sete sulla passerella. Grande Armani! Solo un segno di partecipazione e rispetto, ma quanto significato! 

 Così il variopinto circo della Moda è volato a Parigi, interrogandosi su quali saranno gli effetti della guerra in Ucraina sul mercato globale. Intanto le tragiche immagini dei bombardamenti e delle donne e bambini in fuga dalle loro case affollano i nostri social media  

Alessandra Serafini

Alessandra Serafini

ISBG's President

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