“Under the abaya”: Qual è il messaggio?

Con un libro fotografico, le ragazze saudite si raccontano per come sono e come vorrebbero essere (viste): empowering women!

“Under the Abaya”, è un fenomeno editoriale saudita creato dalla brillante Marriam Mossalli, giornalista, imprenditrice, fondatrice dell’agenzia di luxury marketing & communications Niche Arabia e promotrice del Saudi Style Council Link, che valorizza giovani talenti sauditi nel settore Fashion. Marriam è un punto di riferimento per le aspirazioni del paese che vuole affermare la propria identità ed un suo peso specifico sulla scena del Fashion Business internazionale, e grazie al suo impegno, Marriam è meritatamente inclusa nel prestigioso BoF 500, l’elenco delle personalità più influenti nel mondo del Fashion.

L’immagine della donna saudita: a cavallo tra tradizionale e “fashionista”

Attraverso una raccolta di scatti inviati spontaneamente dalle protagoniste, “Under the abaya” vuole rappresentare lo “street style” delle giovani saudite e soprattutto raccogliere il loro messaggio: eccoci, siamo le donne saudite, fiere della nostra identità, determinate a rivendicare il nostro ruolo, le nostre personalità e le nostre capacità non solo all’interno della società in cui muoviamo, ma anche di fronte al mondo!

Gli scatti sono molto belli, curati e “stilosi”, in molti si nota raffinatezza professionale e ricerca del particolare, a cavallo tra una tradizione che da un lato si vorrebbe rivoluzionare ma dall’altro anche mantenere, con affetto e tenacia, come espressione di un’identità e di un retaggio culturale unico e originale, a cui aggrapparsi per resiste all’ondata di omologazione globale che travolge tutti noi.

Marriam Mossalli: imprenditorialità coniugata a passione per la causa femminile

Conoscendo personalmente Marriam, le sue grandi capacità professionali e la sua passione e sensibilità per la causa femminile, la mia ammirazione non è potuta che aumentare di fronte a questa brillante iniziativa di marketing, il cui il ricavato, tra l’altro, va a supportare borse di studio per giovani saudite che vogliono intraprendere professioni nell’ambito del fashion system. Ho collaborato con Marriam nel lontano 2012, quando ISBG lanciò il suo primo Fashion Show, “Fashion & Motors by ISBG”facendo sfilare modelli e modelle sui bordi di una grande piscina, qui a Jeddah…altri tempi! allora un evento simile era ancora una rarità in KSA, soprattutto per il pubblico mixed gender. Parteciparono gli stilisti Antonio Grimaldi con la sua haute couture femminile eHatem Alakeel portò la sua collezione di meravigliosi “tobe” maschili by Toby. L’apporto di Marriam fu prezioso, una vera forza della natura!

Fierezza & sfida

Ed ora, queste foto di giovani donne saudite, piene di fierezza e sfida verso il mondo, che rivendicano orgogliosamente la loro identità rifiutando di piegarsi ad ogni stereotipo globale, saranno sicuramente un faro di luce per tutte le donne arabe e non, di varia estrazione sociale e culturale, che ogni giorno lottano per affermare i loro diritti umani e civili.

Le donne guidano: l’inizio

Che meraviglia gli scatti in cui finalmente le ragazze guidano spavalde sulle strade di Riyadh, Jeddah, Khobar! Ero qui, a Jeddah, negli anni in cui si cominciava a parlare della possibilità di permettere alle donne di guidare, e sembrava quasi impossibile! Eppure, è successo, e molto rapidamente, e al di là del relativamente modesto significato pratico, il valore simbolico di questa conquista è davvero pesante e ha innescato tutta una serie di conseguenze nella coscienza e nella percezione che le donne hanno di sé stesse, della famiglia, della società

Con ISBG ho conosciuto una delle pioniere della Formula 1 e della guida sportiva in KSA, Aseel Al-Hamad membro della Saudi Arabian Motorsport Federation e prima donna saudita ad entrare a far parte della Women in Motorsport Commission della FIA. Nel 2018, poco dopo il permesso di guidare per le donne, Aseel partecipò ad un evento tutto italiano qui a Jeddah per celebrare questa grande conquista assieme a Maserati come sponsor, e lei stessa ci fece notare in quella occasione che sarebbe stato solo l’inizio. Aveva ragione

Da allora infatti sono seguite altre riforme molto significative per la condizione femminile qui in Arabia Saudita, come poter avviare proprie iniziative imprenditoriali senza il permesso dei tutor maschili, viaggiare e affittare abitazioni da sole, chiedere la custodia dei figli in caso di divorzio… Piccole – grandi realtà che evidenziano la trasformazione in corso in Arabia Saudita e che hanno dato a molte donne la possibilità di riprendersi la loro vita.

Under the abaya: un piccolo manifesto di auto-affermazione

“Under the abaya” secondo me va letto così, come un piccolo manifesto di auto-affermazione: la libertà di rivendicare la propria immagine così come le protagoniste hanno scelto di farsi ritrarre. Ogni ritratto esprime una personalità ed un messaggio, e tutti assieme convogliano la forte volontà della popolazione femminile saudita di mettersi in cammino, di esserci, con tutta la loro fisicità, con le loro facce intense e con i loro corpi, più o meno avvolti nelle bellissime abaye!

Abaya
Alessandra Serafini

Alessandra Serafini

ISBG's President

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About ISBG

Italian Saudi Business Group è un’associazione italiana privata not for profit che riunisce imprese italiane e saudite attraverso i loro più alti livelli aziendali, con lo scopo di agevolare i rapporti interpersonali, promuovere lo scambio di informazioni e facilitare opportunità di business nei due paesi.

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