I sei mega-progetti lanciati dall’Arabia Saudita prevedono un valore complessivo in investimenti per 7 trilioni di dollari entro il 2030 (Arab News 2021)
Sono progetti che hanno una valenza quasi epica, materializzano la visione di un mondo futuristico, con intere città che nascono dal nulla, sorgendo letteralmente dalle sabbie del remoto e inabitato deserto saudita.
Come parte della strategica Vision2030 , lo scopo dei mega-projects è la diversificazione dell’economia nazionale.
Investendo in settori nuovi e inesplorati per il Paese, come turismo, lesure, cultura, sport, digital economy o energie rinnovabili e sostenibilità, e puntando allo sviluppo di zone pressoché disabitate del paese, l’Arabia Saudita si allontana dal suo passato, da un’economia quasi totalmente dipendente dal petrolio e ridefinisce l’immagine del Paese.
Con questi sei iconici mega-progetti di grande respiro, l’Arabia Saudita afferma la sua ambizione ad assumere un ruolo centrale dal punto di vista economico e culturale sulla scena globale, e vuole diventare un esempio nella conservazione e cura dell’ambiente. Ognuno dei progetti, infatti, prevede un’attenta pianificazione nel rispetto e nella valorizzazione dell’ambiente in cui sono calati, della fragile configurazione dell’ecosistema e biodiversità. Questo vale in particolare per il Red Sea Development e la delicata barriera corallina che caratterizza questi luoghi ancora vergini da insediamenti umani. Saranno applicate tecnologie tra le più avanzate per preservare l’ecosistema, massimizzando la sostenibilità del progetto in termini energetici e di protezione ambientale.
L’Arabia Saudita ha una popolazione molto giovane, per la quale c’è la necessità di creare posti di lavoro qualificati. Inoltre, il reddito medio/alto di buona parte della popolazione saudita permette loro di viaggiare più volte l’anno per trovare all’estero le mete turistiche non disponibili finora nel paese. Il mega-progetto di Qiddiya, una città dedicata all’entertainment, sport e arte, ad esempio, ha l’ambizione di re-indirizzare in patria la spesa per viaggi turistici della popolazione residente, oltre che attrarre visitatori dall’estero.
Sono tutti e sei mega-progetti a lungo termine e di lunga e attenta preparazione, di proprietà e gestione governativa in parnership con gruppi spesso esteri, che hanno reso necessaria l’introduzione di sostanziali e organiche riforme normative, allo scopo di rendere attraente l’investimento diretto anche dall’estero (FDI). Si è trattato di una serie di coraggiose misure di liberalizzazione, indispensabili per normalizzare il mercato Saudita. Esse comprendono la piena proprietà per gli stranieri, facilitazioni per ottenere la residenza a lungo termine, protezione dei diritti di proprietà e della concorrenza, leggi che regolano l’insolvenza e il fallimento, e molto altro ancora In sostanza, l’Arabia Saudita si è allineata alle normative vigenti ad esempio in UAE, che hanno finora sempre attratto importanti investimenti stranieri in quel paese.
La “vision”di queste incredibili città del futuro saudite, ipertecnologiche ed eco -sostenibili, fatte a misura d’uomo ma nel rispetto dell’equilibrio con l’ambiente, sembra dunque destinata ad avverarsi?
Sembra proprio di si, i presupposti ci sono tutti, e finché il prezzo del petrolio viaggia ai livelli attuali e la tanto attesa transizione energetica sembra ancora lontana a realizzarsi, il sogno saudita appare sempre più realistico…
Nel prossimo blog, il primo dei sei mega- progetti: Qiddiyah, la capitale dell’entertainment, sport & arte